Ex Unilever: finito il tempo delle promesse elettorali. La mia mozione in Consiglio regionale

Finito il tempo delle promesse elettorali, è giunta l’ora per il Governo nazionale e quello regionale di onorare gli impegni per garantire la Cassa integrazione alla ex Unilever di Pozzilli, fino all’effettivo avvio della produzione e degli investimenti e comunque fino a fine 2024.

Inoltre, nella mozione appena protocollata in Consiglio regionale, ho chiesto, specificatamente, di sollecitare Invitalia a licenziare immediatamente l’Accordo di sviluppo per il Piano industriale della P2P, al fine di evitare ulteriori ritardi con aggravi per i dipendenti in cassa integrazione e per la riuscita del Piano di investimento stesso.

C’è bisogno di velocità dell’azione politica per garantire il prosieguo della cassa integrazione in scadenza il prossimo 31 dicembre, anche alla luce dei ritardi amministrativi accumulati che non consentiranno la ripresa della produzione prima del 2025, come hanno chiesto i sindacati, prorogandola a tutto il 2024, assicurando il 90% delle retribuzioni e il riassorbimento di 70 occupati e c’è bisogno che il Governo regionale torni a sollecitare con forza la formalizzazione dell’accordo da parte di Invitalia, che sta rallentando anche i tempi per la richiesta dell’Autorizzazione unica alla Regione Molise.

 Preme inoltre ricordare che, dopo che il voto unanime espresso dal Consiglio regionale, lo scorso 8 marzo, alla mozione di cui sono stata prima firmataria e che impegnava tutta la Giunta regionale a occuparsi della riconversione della ex Unilever –  rimasto lettera morta a causa dell’inerzia del centrodestra regionale – il PD ha portato direttamente la questione a Palazzo Madama, attraverso una interrogazione specifica del Senatore Daniele Manca al Ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, che nel successivo mese di aprile assicurò che: “All’esito positivo delle verifiche conseguirà, da parte di Invitalia, la trasmissione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy delle valutazioni in merito alla coerenza della proposta con i requisiti previsti dalla normativa applicabile ai contratti di sviluppo, al fine di attivare la procedura negoziata di cui all’articolo 9-bis del decreto 9 dicembre 2014. In conclusione, compatibilmente con i suddetti riscontri e salvo la necessità di acquisire ulteriori informazioni, la sottoscrizione dell’Accordo potrebbe intervenire già nelle prossime settimane”.

Dopodiché, più nulla, con Invitalia ancora latitante e la cassa integrazione per il 2024 sempre più a rischio.

 Dunque, non c’è più un minuto da perdere, visto che il piano industriale per essere operativo ha tempi di avvio di circa 20 mesi e la firma dell’accordo è arrivata con oltre 10 mesi di ritardo.

Per questo, con un atto formale in Consiglio, mi unisco alle richieste avanzate dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Cisal dopo l’incontro dell’11 settembre scorso alla Presidenza della Regione Molise, all’assessorato al Lavoro e alle attività produttive e all’Associazione Industriali del Molise, per un tavolo urgente utile alla individuazione degli ammortizzatori sociali per la Unilever di Pozzilli.

Perché il rallentamento del Governo Nazionale e di quello Regionale, nonostante gli annunci del nulla osta del 20 giugno 2023, non seguiti dalla stipula formale dell’accordo, sta facendo slittare ulteriormente i tempi del piano di investimento per l’avvio dello stabilimento P2P, non prevedendo la proroga della cassa integrazione.

Ricordando, inoltre, che l’attuazione rapida degli interventi previsti dal Piano industriale della P2P serviranno anche a rilanciare quell’indotto andato in sofferenza alla chiusura di Unilever e che tutti hanno abbandonato, attraverso la realizzazione di altri piani di investimenti, e che il progetto è un faro della sostenibilità ambientale, settore trainante per lo sviluppo, con forti orizzonti di crescita.

Dunque, non c’è più tempo da perdere, non si può più rimanere immobili.

Il futuro della ex Unilever è nelle mani di Roma e della Giunta regionale di centrodestra e tra poche settimane si rischia il naufragio di uno dei progetti industriali più importanti per il futuro dell’area di Pozzilli.

Con la speranza che l’attuale Governo regionale non voglia proseguire sulle orme della precedente, perdendo ulteriore tempo, restando immobile e disinteressandosi della sorte di centinaia di famiglie.

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