Tornano le pale eoliche a Sepino, la storia si ripete. Chiediamo alla Regione Molise di bloccare urgentemente l’iter entro il 22 febbraio. Altilia va tutelata!

È stato avviato l’iter di autorizzazione dal Ministero dell’Ambiente per un nuovo impianto Eolico che guarda al sito archeologico di Saepinum-Altilia, da realizzarsi in località Colle Marco di Morcone (BN)., costituito da 6 aerogeneratori alte 200 metri, per una potenza massima complessiva di 39,60 MW.

“Non possiamo andare alla BIT a Milano, fare pubblicità sui canali Rai per il Festival di Sanremo e poi dimentichiamo di tutelare il nostro patrimonio archeologico e naturale che tanto promuoviamo! – dice la consigliera Fanelli, capogruppo PD in Consiglio Regionale del Molise – Delle due una: o davvero non si ha coscienza di ciò che accade e non si riesce a programmare ed integrare nessuna azione integrata tra sviluppo locale, turismo e tutela ambientale e paesaggistica, oppure si naviga a vista, come del resto da 5 anni sembra accadere”.

Il Ministero ha dato come termine per presentare osservazione, da parte dei soggetti interessati, Regione Molise in primis, il 22 febbraio, in quanto il progetto è posto al confine tra Campania e Molise. Ovviamente possono inviare osservazioni anche Enti, Organizzazioni, Amministratori o soggetti in grado di intervenire a tutela di Saepinum-Altilia.

“Chiediamo alla Regione Molise di bloccare ed opporsi all’autorizzazione di questo parco eolico, ricordando che l’attuale governo regionale ancora non licenzia un regolamento capace di individuare aree da tutelare maggiormente. Per non parlare del Parco Nazionale del Matese. E ora bisogna correre sempre ai ripari, ovviamente se avvertiti.”

“Non siamo contro le energie alternative, non siamo contro gli investimenti privati sul nostro territorio. Siamo invece contrari a qualsiasi progetto che impatti negativamente sulle nostre aree ad alto pregio naturalistico, ambientale e con rilevanti evidenze culturali, che potrebbero porsi in contrasto con le esigenze delle strutture ricettive e turistiche presenti, ma anche delle imprese e delle produzioni agroalimentari di qualità. – continua Micaela Fanelli – Siamo contrari alle speculazioni dove ci guadagnano pochi e questi pochi non sono minimamente interessati allo sviluppo locale e turistico e ancor meno alla sostenibilità ambientale, economica e sociale.”

Preme ricordare, inoltre, che sulla presenza di pale in zone ad elevata valenza archeologica e culturale e ambientale il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, in un una intervista al Corriere della Sera di pochi giorni fa, ipotizza vincoli per tutelare il paesaggio. Tra le aree segnalate include proprio Sepino, oltre che Pietrabbondante. “Anche qui il Governo nazionale dimostra di non avere una programmazione integrata, altrimenti questo non sarebbe accaduto. – chiude Fanelli – Chiederemo al PD di depositare in Parlamento apposita risoluzione al Ministero della Cultura e al Sottosegretario in merito all’impianto eolico che guarda a Sepino”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.