Più laboratori impegnati nei tamponi: bisogno di regole ed esenzioni
Anche in Molise, come già accade da tempo in Campania, Puglia, Calabria, Lombardia, alla luce del quadro epidemiologico che si sta profilando sul territorio e del costante incremento dei contagi, è indispensabile aumentare la capacità di contact tracing, autorizzando le strutture private non solo ad effettuare i tamponi e comunicarne i risultati, ma anche stabilendo prezzi tabellari ed esenzioni per le fasce più indigenti della popolazione.
I laboratori privati, anche quelli più piccoli presenti nei diversi centri della regione, infatti, stanno lavorando molto e seriamente in questi giorni per combattere la pandemia. L’ho toccato con mano a Riccia. E dico grazie a chi lo fa. Dico grazie a tutti gli operatori delle strutture private, quelle di ridotte dimensioni, oltre che di quelle pubbliche, che stanno mettendocela tutta! Medici di base, pediatri, presidi di prevenzione con cui ognuno di noi sta interagendo e di cui sta apprezzando l’impegno. Come migliorare, dunque, il lavoro di ricerca dei positivi e il principio di equità?
La proposta di aumentare la possibilità di potersi rivolgere ai laboratori privati, soprattutto a quelli piccoli, prestando un’attenzione particolare alle fasce più bisognose della popolazione, sembra quanto mai necessario in un simile momento, in cui i tempi di attesa per effettuare i tamponi nelle strutture pubbliche restano troppo lunghi.
Inoltre, sicuramente a livello regionale la Asrem potrebbe definire in una circolare le procedure standard per i tamponi molecolari. Esistono già obblighi di informativa, quello che può essere reso meglio è l’omogeneità’ comportamentale. Ma non solo. È altresì indispensabile calmierare i prezzi dei test, stabilendo un tetto massimo, onde evitare speculazioni.
Compito della Regione Molise è invece quello di trovare i fondi per i meno abbienti. Conosciamo le difficoltà di bilancio, i vincoli, ma siamo in emergenza. E va fatto ogni sforzo utile!
Sempre facendo seguito alle best practices già operative in altre regioni, la convenzione con i laboratori privati dovrebbe stabilire l’indicazione di comunicare l’esito dei tamponi in 24/48 ore massimo, con particolare attenzione ai casi sospetti nelle scuole.
Resta inteso che l’integrazione dei sistemi pubblici e privati non dovrà modificare il controllo centralizzato dei dati sull’epidemia, che dovranno essere acquisiti dal Servizio Sanitario Regionale e trasmessi direttamente sulla piattaforma informatica della Protezione Civile Nazionale, con comunicazione ai Comuni, destinatari di un dettagliato bollettino quotidiano dall’Asrem, nel quale dovranno essere forniti tutti i dati anagrafici, le residenze di ogni singolo contagiato, nonché l’elenco storico di tutti i positivi del centro urbano di riferimento, aggiornato giorno per giorno.
A molti di noi è già capitato di eseguire tamponi a pagamento.
A molti di noi è già capitato di capire che qualcuno accanto fa fatica a permettersi il costo della prestazione.
A queste persone va tesa la mano!
Bene hanno fatto dei sindaci a coprirne il costo! Toma faccia lo stesso!
Non per tutti, ma per i redditi molto bassi. Miglioreremmo equità e sicurezza.
Dimostreremmo che la Regione c’è, concretamente, sul territorio e tra la gente, e non solo nei notiziari e nelle trasmissioni televisive.