Tamponi e prevenzione, ok alle nostre proposte. Ma maggioranza sempre più confusa

Il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità il primo e secondo punto della nostra mozione, ovvero quelli finalizzati ad implementare l’utilizzo dei tamponi e il potenziamento del servizio prevenzione dell’Asrem.

Diversamente, la sola maggioranza con l’astensione nostra e del Movimento Cinque Stelle, ha approvato un emendamento con il quale si determina la qualificazione di ospedali Covid per i nosocomi di Larino e Venafro.


Di fatto, dunque, la maggioranza ha certificato il dietrofront di Toma che, fino a un minuto prima, aveva difeso a spada tratta l’individuazione dell’ospedale Cardarelli come Hub regionale del Coronavirus. Di fatto, non si capisce quante saranno le strutture miste e quelle specializzate Covid, che noi, in linea con il Ministro Speranza, chiediamo.  

Sono stati creati i presupposti tecnici, operativi, sanitari, sociali per rettificare in maniera sensata il piano dell’emergenza finora in vigore in Molise (con tanto di strumentazione, operatori e percorsi già in essere)? Non è dato sapere.

Lo abbiamo chiesto, ma non c’è stata fornita nessuna risposta in aula.

Il Piano famoso, dopo il colpo di mano della maggioranza è, dunque, diventato carta straccia.

Speriamo non si trasformi tutto in un tremendo pasticcio politico e sanitario, da cui il Gruppo del Pd si dissocia in maniera forte, marcando, ancora una volta, la distanza e la differenza con il Governatore Toma, che ha dato prova ultima e finale della sua inadeguatezza a gestire la più grande crisi sanitaria, economica e sociale della nostra regione.

Non paghi della loro confusione, nonostante gli 11 voti a favore che hanno sancito un risultato politico importante per il PD senza però consentirne l’iscrizione, Toma e la sua maggioranza hanno voluto negare anche la discussione sulle mascherine e i dispositivi di Prevenzione.

La mozione presentata dai noi consiglieri del Partito Democratico che chiedevamo di reperire e distribuire gratis (per step) a tutti i molisani le mascherine di protezione, sulla scorta della Regione Toscana e delle regioni più lungimiranti e attente alla salute dei propri cittadini. Perché secondo il Governatore, le mascherine non servono e, soprattutto, in Molise ci deve pensare lui e non il Consiglio (!). E stasera interesserà della questione il Comitato Scientifico e solo dopo, forse, deciderà in tal senso.

Cosa succederà ora? Cosa accadrà all’ospedale Cardarelli? E quando e come il Vietri sarà trasformato in hub regionale Covid (è cosi’)? E Venafro? Come farà Toma a trasferire a Larino i reparti di Malattie Infettive, Rianimazione, Laboratorio Analisi e tutte le altre Unità Operative necessarie per la gestione sicura – e non “alla carlona” – dei pazienti affetti da Coronavirus?

Non lo sappiamo, perché non lo hanno spiegato. Perché forse nemmeno sanno quello che fanno.


Palesandosi, oltre che inadeguati, adesso anche pericolosi.

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