Parco del Matese, subito un Consiglio monotematico e un cambio di rotta. Pronti alla mobilitazione istituzionale e popolare

Auspichiamo che il Presidente Micone convochi nel più breve tempo possibile il consiglio monotematico sul Parco del Matese, per il quale è stato presentato anche un ordine del giorno che inquadra tutta la vicenda relativa alla perimetrazione dell’istituendo Parco e specifica le nostre richieste in ordine ad un maggior approfondimento e soprattutto a un cambio di rotta rispetto a quanto deliberato dalla Giunta regionale, che ha sollevato numerosi dubbi e prese di posizione dei territori interessati.

Il riconoscimento del Parco del Matese è frutto dell’impegno del Partito Democratico del Molise, che nella legge finanziaria del 2017, attraverso un emendamento presentato dal partito nazionale in Senato, ha ottenuto l’istituzione e il primo finanziamento della nostra proposta. Perché eravamo e restiamo convinti che un rapido avvio nella gestione del Parco Nazionale del Matese, rappresenterebbe una formidabile opportunità di sviluppo economico e sociale per le popolazioni locali, in un territorio che più di altri soffre oggi della crisi economica e dell’assenza di prospettive, attraverso la gestione sostenibile delle sue ricchezze naturali.

Restiamo, inoltre, convinti, che il processo di perimetrazione e costituzione dell’Ente Parco debba necessariamente coinvolgere tutti gli Enti Locali e tutti gli stakeholders e che lo stesso non possa prescindere da valutazione tecniche e ambientali oggettive, come quelle elaborate da ISPRA o i riferimenti alle aree SIC, ZPS e IBA.

Sulla base di questi inderogabili presupposti, che ritenevamo ormai cristallizzati, con profondo stupore e rammarico abbiamo invece preso atto che la Regione Molise, con la DGR 558/2019, ha elaborato una perimetrazione in forte contrasto con la proposta dell’ISPRA, che cozza notevolmente anche con quella del servizio regionale dedicato, probabilmente in favore di ragioni politiche e non tecnico-ambientali come dovrebbe essere. Non potrebbe altrimenti spiegarsi il mancato inserimento nel Parco dell’intera area del comprensorio di Campitello Matese, area altamente tutelata dalla UE come SIC. Questione sollevata nel corso dell’ultimo consiglio monotematico, dove abbiamo rimarcato il problema della “assurda ciambella” di proposta di perimetrazione proposta dalla Giunta che, incredibilmente, lascia fuori proprio l’area, il comprensorio sciistico molisano, che più di ogni altra andrebbe ricompresa. Per quali motivi? Per quali interessi? In favore di chi? Domande ancora senza risposte – come quelle sollevate sui ‘casi’ riguardanti il Contratto Istituzionale di Sviluppo e per la società Ecomont – che riproporremo nel Consiglio di cui abbiamo chiesto la convocazione e fintanto che non otterremo risposte soddisfacenti.

Così come non è stato affatto considerato il cosiddetto corridoio di collegamento con il PNALM (l’area cuscinetto), richiamata da ISPRA e ancora troppe incertezze persistono sull’inclusione delle Oasi WWF (Guardiaregia e Venafro) e quella di Italia Nostra, oltre ad aree Sic (come acqua zolfa, la riserva di Ripa spaccata, ecc.). Dulcis in fundo, dalla proposta di perimetrazione della Giunta resta fuori buona parte del Tratturo (legato alla Trasumanza da poco patrimonio culturale dell’UNESCO) e il sito di Altilia, aree a grandissima valenza storico ed ambientale.

Insieme alla richiesta di consiglio monotematico, è stato quindi presentato anche uno specifico ordine del giorno, attraverso il quale si chiede al Presidente della Giunta Regionale, all’Assessore all’Ambiente e all’intero Consiglio Regionale di rivedere e ridiscutere in Aula e nella Commissione consiliare competente, come da Statuto, la scelta di perimetrazione fatta dalla Giunta che esclude di fatto aree a forte vocazione di tutela ambientale (come SIC, ZPS, IBA), alcune delle quali già classificate proprio dalla Regione come aree protette (Riserva regionale ‘Monte Patalecchia e Torrenti Longano e Longaniello); a convocare la Commissione Consiliare competente per discutere anche del Disciplinare sul Regolamento e sul Piano del Parco proposto da ISPRA, oltre che delle norme di salvaguardia; ad audire la Consulta Regionale delle Aree Protette, come previsto all’art. 3 della L.R. n. 23/2004 per discutere della perimetrazione e dei documenti propedeutici alla gestione del Parco costituendo; a riaprire un confronto con Enti, associazione e stakeholder coinvolti nel processo di perimetrazione ed istituzione del Parco; a coinvolgere e convocare la Regione Campania, per meglio concertare e accelerare l’iter per l’approvazione della proposta di perimetrazione e arrivare all’istituzione degli organismi del Parco Nazionale; infine ad elaborare un Documento di programmazione, condiviso dal Consiglio Regionale, quale road map per la rapida istituzione e funzionamento del Parco Nazionale del Matese, coinvolgendo tutti i soggetti interessati.

Auspichiamo, dunque, che il Presidente Micone convochi al più presto il consiglio monotematico ma soprattutto che la Giunta regionale, anche sulla scia di quanto successo per Campitello Matese, voglia ascoltare i suggerimenti dei territori, degli amministratori, delle popolazioni e dei soggetti privati e pubblici che vivono sul e del Parco del Matese (che ringraziamo per il loro impegno in questa battaglia e che non lasceremo soli), finalmente riconoscendo la centralità del Consiglio regionale come unico organo deputato alla programmazione strategica del territorio.

Inoltre, visto il ritardo che si registra sul versante della Campania, al Presidente Toma, da subito, chiediamo di agire immediatamente per chiedere la sede dell’ente parco in Molise, annunciando che, insieme alla discussione in Consiglio, avvieremo una mobilitazione istituzionale e popolare, Comune per Comune dell’area del Matese, per informare le popolazioni della straordinaria occasione di crescita e creare una massa critica capace di superare l’immobilismo e l’inadeguatezza della proposta avanzata dalla Regione Molise, che non risolve, anzi accentua i problemi legati alla nascita del Parco Nazionale del Matese.

Si precisa, infine, a tutti gli Organi di Informazione che, per un mero disguido formale nella presentazione della richiesta di consiglio monotematico sul Parco del Matese, tra i firmatari (Fanelli, Facciolla, Primiani, Greco, Nola, Manzo, De Chirico, Fontana, Iorio e Aida Romagnuolo) è stata erroneamente indicata anche la Consigliera Filomena Calenda che, dunque, non risulta tra i sottoscrittori.

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