Caro energia, anche la Regione faccia la sua parte. Fanelli: “In Aula la mia mozione per aiuti a famiglie e imprese e la richiesta di accelerare le misure nazionali ed europee”
Nel momento in cui il Consiglio dei Ministri è a lavoro per un nuovo decreto che dovrebbe prevedere circa 13 miliardi di aiuti, non prima però dell’autorizzazione all’uso di maggiori entrate degli aiuti da parte del Parlamento e oggi sulla questione è in programma il Consiglio Straordinario UE, la capogruppo PD in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, chiede che anche il Consiglio regionale si occupi al più presto del caro bollette. La consigliera torna, infatti, sull’argomento dopo aver già presentato una specifica mozione contenente una serie di misure attivabili in sede regionale, a integrazione e completamento di quanto si sta facendo sia a Roma che a Bruxelles.
“Il costo dell’energia deve essere una priorità anche dell’agenda regionale che chiama tutti, al di là delle forze politiche di appartenenza, a un impegno serio, reale e concreto per fronteggiare le numerose difficoltà di famiglie e imprese molisane. Oggi più che mai, è fondamentale stimolare il massimo dell’impegno. Ancora di più in Molise che si classifica come la quinta regione per povertà energetica”. Lo studio citato è quello della Cgia di Mestre, realizzato elaborando gli ultimi dati disponibili del Rapporto Oipe 2021, dove la nostra regione è quinta nel novero di quei territori italiani con la più alta percentuale di numero di famiglie impossibilitate ad avere accesso ai servizi energetici. “Accanto ai problemi per le famiglie, quelli delle imprese che rischiano di chiudere. Un tessuto produttivo, quello molisano, già duramente provato da deficit strutturali, collegamenti infrastrutturali penalizzanti e tasse al massimo, non può permettersi un’impennata dei prezzi energetici. Il rischio è la totale desertificazione industriale”.
“La Regione – prosegue la dem – ha il dovere di fare tutto il possibile per mettere in campo una serie di azioni a supporto di famiglie e imprese affinché il caro energia non rappresenti un’ulteriore stoccata a un tessuto economico e sociale già fragile e già, tra l’altro, duramente colpito dalla lunghissima fase del Covid. E serve per prevenire i maggiori costi in termini sociali che ci sarebbero se non si interviene subito: aumenti di cassa integrazione, del ricorso al reddito di cittadinanza e di altre misure per fronteggiare l’emergenza sociale”.
Tra le prime misure avanzate nel testo della Mozione presentata dalla consigliera del Partito Democratico emerge così l’attivazione di un fondo di 20 milioni di euro in favore dei Comuni o degli Ambiti Territoriali Sociali di Zona, per l’erogazione di contributi diretti alle famiglie per il caro bollette. “Serve attivarsi – spiega ancora la Fanelli – per dare il via a una procedura simile a quella attuata durante il periodo del Covid, per far in modo che i Comuni possano disporre di risorse certe per i residenti. Ovviamente per rendere possibile tutto ciò, la Regione Molise deve farsi promotrice della richiesta di deroga che consenta che una parte dei fondi addizionali europei e nazionali possano essere impegnati per tale scopo, ovvero quella che, specificatamente, viene indicata come una deroga da conto investimenti a conto gestione. Sul tema a Roma c’è una grande sensibilità e ciò potrebbe presupporre il via libera a una simile riprogrammazione dei fondi. Una richiesta che il governo regionale dovrebbe avanzare al più presto. Ci stanno pensando anche altre regioni, mentre il Governo è all’opera per varare un decreto ad hoc e in Europa si arriverà sicuramente a una sorta di Recovery plan energetico. Bisogna anticipare i tempi e, – dice ancora Fanelli – almeno una volta arrivare per primi ad apire una nuova linea di aiuti regionali ad oggi considerata ancora non fattibile sulla base di regole definite in un momento di ordinarietà. Ma oggi di ordinario non c’è più nulla. Toma se n’è accorto? E visto che gli hanno chiesto di non farsi vedere in campagna elettorale, almeno lavorasse su questo filone indispensabile”.
“Con la deroga e i 20 milioni, quindi, con un meccanismo simile a quello messo in atto durante la fase del Covid, – commenta – un Comune come Jelsi per far fronte alle esigenze dei cittadini potrebbe disporre di circa 110mila euro da erogare ai cittadini. Faccio un esempio concreto per far capire le ricadute pratiche che un simile intervento avrebbe sul nostro territorio. È ovvio che questo presupporrebbe, in contemporanea, pure l’attivazione di un meccanismo per la distribuzione equa delle risorse regionali che preveda l’erogazione, magari sulla base del calcolo Isee, alle famiglie con maggiore difficoltà”.
Ma la mozione presentata dalla consigliera Fanelli propone, inoltre, anche tutta un’altra serie di impegni. Tra questi aiuti specifici al comparto produttivo e in modo particolare alle imprese in difficoltà, così come l’incentivazione ai piani di taglio boschivi, d’intesa con gli enti locali, soprattutto negli usi civici, al fine di poter assegnare gratuitamente la legna ai cittadini dei Comuni molisani che ne facciano richiesta; l’accelerazione dell’approvazione della Proposta di Legge per ridurre l’addizionale regionale sull’accisa del consumo di gas naturale presentata dalla stessa consigliera Fanelli nel mese di marzo e tutt’ora ferma in Commissione. “Per i Comuni di montagna dove i consumi per il riscaldamento sono doppi e tripli rispetto al resto della regione serve maggiore attenzione. Anche questa è perequazione e giustizia sociale”. Stessa cosa per la PdL presentata dal Gruppo PD ad aprile scorso e che intende promuovere sul territorio regionale le comunità energetiche. “Proposte precise e realizzabili – dice ancora Fanelli – che abbiamo avanzato a tempo debito e che da mesi fanno i conti con l’immobilismo di un centrodestra che non ha ben compreso la nuova e grandissima emergenza con cui i cittadini molisani dovranno misurarsi. Per questo hanno fatto benissimo ieri le nostre due candidate al Parlamento al maggioritario, Alessandra e Rossella, a rilanciare le proposte del PD a livello nazionale. Perché noi ci siamo!”.
Inoltre, tra gli impegni contenuti nel testo del documento anche il confronto immediato e diretto con le parti sociali e gli enti locali per rapportarsi sulle misure da attuare e per accogliere i suggerimenti relativi ad ulteriori interventi con l’obiettivo di generare una sorta di piattaforma regionale per il contrasto alla emergenza energetica, così come l’anticipazione dell’attivazione delle misure in tema energetico previste dal “Documento di indirizzo strategico regionale per la politica di coesione” e, in particolare, la misura 2.1.2 “Sfida verticale: implementare la transizione ecologica-sostenibilità ambientale dell’uso di energie”. “Parliamo di misure – specifica Fanelli – già contenute nei documenti programmatici della Regione che vanno attuate al più presto, così come va potenziata la struttura regionale e, quindi, le risorse umane regionali dedicate alla gestione delle misure da attuare”.
“Sul caro energia serve un impegno condiviso anche a livello locale e questo momento non è più rinviabile nell’Aula del Consiglio regionale. I molisani si apprestano a vivere un autunno forse anche peggiore di quelli che l’hanno preceduto e il mondo delle Istituzioni ha il dovere si essere vicino ai cittadini. Un appello che spero – conclude Fanelli – non resti inascoltato”.
Intanto, martedì 13 settembre in calendario c’è la riunione dei capigruppo e l’auspicio è che il Presidente Micone e gli stessi capigruppo possano scegliere di trattare specificamente il tema in Aula, sintonizzandosi sulle esigenze del Paese e del territorio.