Solidarietà all’Emilia Romagna. Ora l’Italia faccia la sua parte. Anche dal Molise mettiamo al centro la parola prevenzione e un ‘Piano Marshall’ per la sicurezza

Solidarietà all’Emilia Romagna da dove continuano ad arrivare immagini drammatiche. Una Regione in ginocchio, con fiumi esondati e continue frane. Una Regione che piange 14 vittime e 16mila sfollati ma da dove arrivano anche delle immagini del coraggio di tanti ragazzi e ragazze pronti ad aiutare.

Il presidente Bonaccini lo ha definito “un nuovo terremoto”. Ed è vero perché quanto accaduto è davvero drammatico e in queste ore di disperazione la priorità continua ad essere la messa in sicurezza delle persone e delle comunità.

In questi momenti di angoscia si torna a parlare di prevenzione, una parola che in Italia non può e non deve valere solo per alcuni territori.

Ecco perché quanto accaduto deve essere da monito anche e soprattutto per il Molise dove pure è altissimo il rischio di dissesto idrogeologico. Una regione in cui troppo poco si investe in prevenzione e in investimenti per la manutenzione del proprio territorio e dove, invece, va recuperata l’assoluta consapevolezza di vivere in una zona fragile.

Bisogna, perciò, investire in un vero e proprio ‘Piano Marshall’ capace di garantire la massima sicurezza in caso di calamità naturali, purtroppo sempre più frequenti.

Un piano che metta al centro la protezione ambientale e progetti di tutela per uno sviluppo equilibrato, anche in termini di un’agricoltura sostenibile. Un’agricoltura che sappia ripensarsi in un  ambiente che cambia.

Un piano che sappia puntare in maniera intelligente sul potenziamento e sul miglioramento delle infrastrutture.

Un piano che tenga conto dell’importanza di una solida Protezione Civile, con risorse destinate a migliorare l’efficienza dei servizi di emergenza, garantendo una rapida risposta in caso di calamità.

Con il pensiero rivolto a chi oggi sta affrontando la sua battaglia più grande, profondamente vicini al popolo emiliano e marchigiano, così come a tutti gli amministratori che stanno dando il massimo per fronteggiare l’emergenza, dal Molise restiamo consapevoli di quanto ci sia da fare per la nostra intera comunità.

Le condizioni tecniche esistono. Per la nostra regione ora scegliamo la volontà e la competenza politica di cui in questi 5 anni, purtroppo e drammaticamente, ha dovuto fare a meno.

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