Taglio del costo del lavoro per le imprese del Sud: un provvedimento per ristabilire equità fra terrritori

Difficilmente commento i provvedimenti nazionali poiché, a mio avviso, il ruolo regionale chiede un’attenzione quasi esclusiva al Molise. Ma questa volta voglio farlo perché la scelta è così forte e giusta che merita una presa di posizione pubblica.

Il Governo, sulla spinta del Partito Democratico e del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, trova l’accordo per rilanciare il lavoro nel Mezzogiorno. La misura, contenuta nel decreto agosto, prevederà il taglio del 30% del cuneo fiscale per 3,5 milioni di lavoratori delle imprese private. Grazie alle risorse del Recovery Fund al Sud sarà possibile tagliare il costo del lavoro e dare una mano alle imprese, anche quelle più piccole che maggiormente hanno risentito della crisi generata dalla pandemia.

La Cig sarà, inoltre, rinnovata per altri 18 mesi, con l’impossibilità di licenziare fino al 17 novembre, mentre il rinvio delle tasse è stato prorogato al 15 ottobre. Ma la decontribuzione semestrale riguarderà anche le nuove assunzioni.

Si tratta di un provvedimento vantaggioso per tutto il comparto produttivo del Sud Italia che mira alla ripresa, allo sviluppo e a incentivare l’occupazione.


Un’occasione decisamente significativa anche per il nostro Molise che potrà ora trarre slancio dalla decontribuzione.

Il lavoro è l’elemento su cui ognuno ha diritto di fondare la propria vita. Senza lavoro non c’è futuro, non c’è emancipazione e nemmeno la possibilità che ognuno possa contribuire al benessere del proprio Paese.

Spingere sulla decontribuzione delle imprese del Sud significa poter spostare per un attimo lo sguardo al fine di ristabilire equità tra i territori, equità tra i diritti dei cittadini. Quello per cui da tempo lottiamo. E ora avanti tutta!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.