Sanità: approvate in Consiglio due mie mozioni. Più tutele per chi ha operato durante l’emergenza e difesa delle ragioni del Molise nel nuovo decreto Balduzzi

Individuazione dei percorsi di stabilizzazione del personale che ha lavorato nei mesi della pandemia e richiesta verso il nuovo Decreto Balduzzi.

Il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, due specifiche mozioni, di cui sono prima firmataria, su importanti ed impellenti questioni sanitarie.

La prima, che chiede al Presidente e Commissario Toma di approvare il Piano Triennale dei fabbisogni di personale Asrem 2021/2023, revocare o modificare i bandi di concorso per infermieri e OO. SS. al fine di ricomprendere tutti e non solo una parte di loro, rinnovare i contratti a tempo determinato in essere per almeno un anno, scongiurare il rischio, attraverso una forte azione presso il Governo e il Parlamento, di non poter assumere a tempo indeterminato i lavoratori a Partita Iva e quelli contrattualizzati a tempo determinato da marzo 2021, sapendo di dover svolgere una trattativa in deroga da regione in piano rientro e con coperture finanziarie congrue.

Perché il nostro sistema sanitario regionale ha forte necessità di nuove assunzioni, che in Molise, però, allo stato dei fatti, non possono essere fatte.

Per questo, d’intesa con alcuni sindacati di categoria, abbiamo chiesto al Commissario di approvare il nuovo Piano Triennale del Fabbisogni Asrem – che stabilisce l’assunzione di 672 unità nel 2021, 271 nel 2022 e 57 nel 2023.

Quindi di modificare le delibere Asrem 1156 e 1165 – riguardanti la messa in servizio di 45 infermieri, a fronte dei 200 previsti per il 2021 e di 5 OO. SS. In luogo dei 200 necessari – ed allargare così la platea delle nuove assunzioni, ricomprendendo anche le riserve per le stabilizzazioni degli infermieri che hanno già maturato i requisiti e la possibilità di verticalizzazione per il personale ausiliario in servizio che ha frequentato il corso per operatore socio sanitario. Senza dimenticare altre alcune figure professionali indispensabili, quali gli ausiliari, i coaudiutori amministrativi e dell’Infermiere di Comunità, previsto dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne e dal decreto Rilancio.

E un appello verbale ho avanzato anche per la continuità di altri importanti progetti, quale quello in scadenza per il superamento delle depressioni, con particolare attenzione al genere femminile, che da febbraio ad ottobre 2021 ha assistito 231 utenti, erogando 2443 prestazioni in favore di pazienti affetti da disturbi emotivi, molti dei quali diretta conseguenza del Covid.

Attraverso la seconda mozione approvata, invece, abbiamo chiesto a Toma di prendere posizione contro il nuovo decreto Balduzzi, nella proposta di testo nota (e parrebbe nel mentre già superata). La prima bozza in discussione a Roma, infatti, non risolverebbe affatto i problemi del Molise. Anzi li peggiorerebbe, certificando e mettendo il suggello su alcune pessime scelte già contenute nel POS 2019/2021, che prevedono peggioramenti in particolare per Termoli e Isernia e per l’intera rete ospedaliera.

Nella bozza del nuovo decreto, infatti, non sono previste deroghe per le piccole regioni: i parametri rimangono quasi gli stessi per ospedali, servizi e reparti.

Dunque, la mozione approvata all’unanimità, impegna Toma a fare quanto possibile contro la proposta del nuovo Balduzzi in sede di Conferenza delle Regioni, se le trattative politiche con il Governo non dovessero portare ai risultati necessari per il Molise e, come chiedo da anni, riportare il confronto sulla programmazione sanitaria in Consiglio regionale.

Speriamo, dunque, che le due mozioni “suonino la sveglia” al Presidente Commissario e al D.G. Asrem, dai quali non solo e non tanto il Consiglio, ma tutti i molisani aspettano risposte e soluzioni, e non più e non soltanto promesse.

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